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Tritarifiuti da lavandino Insinkerator, come funziona e quale modello scegliere?

Insinkerator viene direttamente dall'America, ma in Italia è ancora poco diffuso. È il tritarifiuti da lavandino, l’oggetto che risolve il problema dei rifiuti organici.

 

Indice dei contenuti:

 

Tritarifiuti da lavandino: conosciamolo meglio

La nascita del tritarifiuti da lavandino è attribuibile all’ingegnoso architetto americano John W. Hammes che, nel 1927, progettò il primo prototipo di quello che sarebbe diventato un dissipatore di rifiuti organici.

Per molti anni il tritarifiuti da lavandino è stato illegale per paura che potesse inquinare la rete idrica e fognaria delle città. Tuttavia, si è poi dimostrato l’inattendibilità delle paure iniziali. 

Oggi è possibile utilizzare un dissipatore da cucina tranquillamente anche in Italia. L’art. 2, cc. 8-bis e 19, del decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4, infatti riporta che “non è ammesso lo smaltimento dei rifiuti, anche se triturati, in fognatura, ad eccezione di quelli organici provenienti dagli scarti dell’alimentazione trattati con apparecchi dissipatori di rifiuti alimentari che ne riducano la massa in particelle sottili, previo accertamento dell’esistenza di un sistema di depurazione da parte dell’ente gestore del servizio idrico integrato”.

 

Da qui, la sua vendita non ha conosciuto battute di arresto. Oggi è infatti presente in circa il 50% delle famiglie americane. In Italia, il tritarifiuti da lavandino noto anche come dissipatore di rifiuti alimentari (DRA) sta vivendo ora il suo momento di massima diffusione. Chi ha la fortuna di scoprirlo, ne diventa infatti portavoce consigliandolo ad amici e parenti proprio per la sua utilità e semplicità d’uso.

 

Come funziona un tritarifiuti da lavandino Insinkerator?

Installato al di sotto del lavandino stesso e collegato alla sua bocca di scarico, il tritarifiuti da lavandino ha un funzionamento davvero semplice ed immediato.

È sufficiente, infatti, porre i rifiuti organici all’interno del lavello e schiacciare il pulsante che ne attiva il meccanismo. Il tritarifiuti a questo punto sminuzza i rifiuti organici e forma una specie di poltiglia molto liquida che viene poi trasportata dal dissipatore alle tubature. Tutti i modelli di Insinkerator funzionano grazie a martelletti capaci di schiacciare gli scarti alimentari. A differenza delle lame, l’utilizzo dei martelletti è di per sé più sicuro e non richiede manutenzione.

Cosa si può mettere nel tritarifiuti?

Un tritarifiuti domestico può triturare ogni tipo di scarto alimentare. Ovviamente però non tutto può essere "dissipato". Da escludere assolutamente sono le ossa grandi, così come i noccioli della frutta. È invece possibile dissipare bucce di banana (o della frutta in generale), o i vegetali fibrosi e filamentosi come i carciofi e il finocchio, a patto che questi vengano prima tagliati in piccole parti. 

 

 

Tritarifiuti da lavandino: quale scegliere?

Tritarifiuti da lavandino Insinkerator, come funziona e quale modello scegliere?

Quali sono i migliori tritarifiuti da cucina? La scelta ovviamente dipende molto dalle esigenze personali. 

I modelli di Insinkerator ISE 46Insinkerator ISE 56 Insinkerator ISE 66 sono consigliabili per un classico uso domestico

Questi prodotti sono ideali per la convenienza di prezzo, unita a una buona qualità. Sono infatti in grado di smaltire una grande varietà di scarti alimentari offrendo, al contempo, delle ottime prestazioni in termini di sminuzzamento. 

Il modello Insinkerator ISE 46 è il modello base, consigliato solitamente per nuclei di massimo 2 persone. Questo modello presenta una tecnologia di riduzione del rumore base e una sola camera di triturazione in acciaio galvanizzato.

Il motore ha una potenza di 0.55hp e la camera di triturazione ha una capacità di 980ml. Oltre al dissipatore, nella confezione troviamo: la flangia per il lavello (spessore parete compresa fra 19mm e 44,45mm), un kit universale di tubi che include un sifone a multi angoli per una facile installazione e un interruttore pneumatico di 33mm di diametro.

Insinkerator Dissipatore per rifiuti mod. ISE46
Insinkerator

Insinkerator Dissipatore per rifiuti mod. ISE46

Disponibile

Il dissipatore per rifiuti Insinkerator ISE 56 è il modello medio della serie ISE. Utile per nuclei di 2 persone. Questo modello presenta una tecnologia di riduzione del rumore più avanzate del modello ISE46. 

Insinkerator Dissipatore per rifiuti mod. ISE56
Insinkerator

Insinkerator Dissipatore per rifiuti mod. ISE56

Disponibile

L’Insinkerator ISE 66 è perfetto per chi cerca una soluzione a metà strada tra la convenienza economica dei dissipatori domestici entry level ISE e le prestazioni dei nuovi modelli professionali EVOLUTION. 

Questo modello, infatti, è più potente degli ISE46 e ISE56, con un motore di ben 0,75hp. Permette dunque di triturare più rifiuti, il tutto con un sistema di assorbimento del rumore potenziato.

Insinkerator Dissipatore per rifiuti mod. ISE66C con tappo salvaposate
Insinkerator

Insinkerator Dissipatore per rifiuti mod. ISE66C con tappo s...

Disponibile

Nessuno dei modelli qui sopra ha in dotazione il tappo salvaposate, il quale permette di riempire il lavello dove è installato il tritarifiuti ed evitare che caschi qualche posata nella camera di triturazione mettendo a rischio l'integrità del dissipatore.

Puoi però acquistare il tappo separatamente o scegliere il modello Insinkerator ISE66C, che include nella dotazione il tappo salvaposate.

Una famiglia o un'attività che ha bisogno di smaltire molti rifiuti organici, invece, dovrà optare per un modello più efficiente.

Per questo InSinkErator ha lanciato i nuovi modelli Evolution.

Una buona soluzione è, infatti, il dissipatore Insinkerator Evolution 100 che ha una tecnologia di dissipazione a due stadi, un design compatto ed è il 40% in meno più silenzioso rispetto ai modelli standard. Questo modello comprende il tappo salvaposate.

Insinkerator Dissipatore per rifiuti mod. EVOLUTION 100
Insinkerator

Insinkerator Dissipatore per rifiuti mod. EVOLUTION 100

Disponibile

Il top di gamma, infine, è il dissipatore Insinkerator Evolution 200. Questo modello ha un sistema dotato di una tecnologia a tre stadi in grado di dissipare praticamente qualsiasi rifiuto organico. È il modello più silenzioso della gamma (-60% di rumore rispetto ai modelli standard). L'Evolution 200 comprende tra i suoi accessori anche il tappo salvaposate per evitare che queste possano finire nel tritarifiuti.

Insinkerator Dissipatore per rifiuti mod. EVOLUTION 200
Insinkerator

Insinkerator Dissipatore per rifiuti mod. EVOLUTION 200

Disponibile

Con i modelli Insinkerator ISE 66, Evolution 200 e 100, tritarifiuti professionali, è anche possibile sminuzzare tipologie di ossa facilmente frantumabili come quelle di tacchino e pollo

Tutti i prodotti acquistati su Pentole Professionali hanno garanzia di due anni.

 

I veri vantaggi del dissipatore di rifiuti alimentari

Comodissimo per svuotare gli avanzi dei piatti direttamente nel lavello, il tritarifiuti da lavandino ha molteplici vantaggi:

  • Non occupa lo spazio solitamente destinato al cestello dell’umido
  • Consente di eliminare i cattivi odori
  • Elimina i costi d’acquisto dei sacchetti biodegradabili

Per l'ambiente, i vantaggi sono ancora più importanti. 

Lo sapevi, ad esempio, che i rifiuti organici producono gas metano notoriamente danno per l'ambiente?

Con il dissipatore da lavandino, invece, risolvi il problema delle emissioni di CO2 e contribuisci a svuotare del 20% gli spazi delle ormai pienissime discariche.

 

Come installare un tritarifiuti da lavandino in cucina?

Installare un tritarifiuti Insinkerator non è affatto complicato per chi è abbastanza pratico nei lavori di casa. Solitamente però consigliamo di affidarsi a un idraulico professionista, sia per sicurezza sia per potersi rifare sull'assicurazione nel caso di guasti o problematiche nell'installazione.

Tutti i modelli presentano un manuale d'istruzioni all'interno della scatola e con pochi passaggi potrete installare il vostro dissipatore nel sottolavello.

In primis, si deve scollegare la tubazione di scarico dalla piletta del proprio lavandino, insieme al collo d'oca e ad altre tubazioni che potrebbero essere d'ingombro nell'istallazione.

Poi si deve rimuovere la piletta preesitente e inserire dall'alto il collare del dissipatore, mentre sotto al lavello si deve montare, con relativa guarnizione, l'anello di collegamento stringendo le tre viti per ottenere una presa uniforme.

Fatto ciò, si procede agganciando il dissipatore al sottolavello grazie alle tre linguette ruotandolo fino al suo completo collegamento. Utilizzando i sifoni in dotazione e il raccordo antivibrazione si deve collegare il gruppo all'impianto idraulico. Si può anche collegare la lavastoviglie tramite l'innesto presente nel dissipatore.

Dopodiché rimane solo da installare il tasto pneumatico e azionare il tritarifiuti, dopo averlo attaccato alla presa della corrente. Il tasto pneumatico va collegato sotto al tritarifiuti tramite un tubo in pvc dove scorre l'aria che aziona il dissipatore. Se si vuole si può anche collegare il tritarifiuti Insinkerator ad una presa On/Off ma la prima accensione va fatta dando un input tramite tasto pneumatico. Successivamente si potrà utilizzare il classico interruttore della corrente, come per le luci di casa.

Hai ancora dubbi? Scopri i modelli Insinkerator in vendita sul nostro sito e contattaci in chat per rispondere ad ogni tua domanda.

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